Il corso

E’ incontestabile che il Ju-Jitsu provenga dal Giappone, quale parte integrante e misteriosa della civiltà nipponica.

La certezza delle origini del Ju-Jitsu conduce obbligatoriamente alla letteratura giapponese, dove oltre due millenni fa se ne trova traccia nei brani dei cronisti.

Già durante il medioevo giapponese (secolo XII) vengono codificate discipline come “arte della cedevolezza” o “dolce arte”.

Il fondamento di queste tecniche era segretissimo, in quanto attingeva ad un bagaglio di perfezione per la propria sopravvivenza.

L’insegnamento era riservato a pochi membri e la trasgressione alle precise regole li avrebbe condotti alla morte.

In italia il Ju-Jitsu fece una prima brevissima apparizione nel 1908, grazie a due marinai che lo avevano appreso sulle navi da guerra della Regia Marina durante la loro permanenza nel Mar della Cina.

A differenza del Judo che seguì lo sviluppo proprio di uno sport, il Ju-Jitsu conservava l’originario spirito di tecniche di difesa personale e fu coltivato da pochissimi maestri, gelosi del loro patrimonio.

Per parlare del Ju-Jitsu italiano bisogna presentare Gino Bianchi (1914-1964) e il suo Metodo, successivamente rielaborato egregiamente con nozioni scientifiche da Rinaldo Orlandi.

Il Maestro Gino Bianchi, in qualità di sottufficiale arruolato nella Marina da Guerra, apprese le tecniche del Ju-Jitsu nella Cina occupata dal Giappone, divenendo ben presto un sostenitore delle tradizioni orientali e un cultore della “dolce arte”.

Nel 1946 egli fondò a Genova una scuola di “lotta giapponese a stile libero” che applicava la “dolce arte” del Ju-Jitsu in forma del tutto originale, adattandola alle caratteristiche degli occidentali.

Dopo la sua morte prematura, il metodo da lui codificato continua esistere grazie allo studio accurato svolto dal Maestro Rinaldo Orlandi che ne diede un’impostazione più consona ai nostri tempi.

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A chi è adatto

Il Ju-Jitsu è una pratica aperta a persone di qualsiasi età e capacità.

Ottimo sport per le donne che al giorno d’oggi sono oggetto di violenza,   le quali possono sviluppare quella sicurezza e controllo emotivo interiore indispensabile per reagire e potersi così difendere.

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Risultati e allenamenti

Per praticare questo sport ed avere buoni risultati è indispensabile allenarsi costantemente per padroneggiare nelle tecniche e nelle cadute. E’ necessario inoltre comprendere perfettamente le ragioni per cui si compie ogni gesto.

Bisogna pertanto esercitarsi pazientemente, ma una volta raggiunta la padronanza dei preliminari la pratica diventerà più agevole.

Ognuno può scegliere i tempi per allenarsi certo è che più ci si dedica a questo sport più i risultati saranno evidenti.

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Livelli

I corsi sono accessibili a tutti, senza limiti di età. Ognuno farà in base alle proprie capacità fisiche e mentali.

Il livello di conoscenza viene  evidenziato dal colore della cintura.

Si inizia con la cintura bianca poi gialla, arancione, verde, blu, marrone e nera. La nera segna il passaggio per i dan successivi.

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